Milano, accogliente e solidale, ha garantito durante questi mesi la vaccinazione a centinaia, se non migliaia, di lavoratori presenti nelle nostre case, nei nostri negozi e ristoranti, i nostri vicini di casa… anche se non muniti di regolare documento sanitario. Grazie all’impegno di centinaia di volontari, di importanti Associazioni, ma sempre in collaborazione con ATS Lombardia, è stata raggiunta con orgoglio la fatidica soglia dell’80% di vaccinati; si è operato per la sicurezza di tutti e non poteva essere diversamente..

Ora però non si riesce (e il problema è sostanzialmente burocratico) a fornire il Green pass ad un numero elevatissimo di già vaccinati; perché i dati non corrispondono, perché manca una tessera sanitaria o c’è un codice fiscale non definitivo e non registrato o anche solo per il drammatico ritardo con cui si sta muovendo la sanatoria del 2020.
Sono quindi vaccinati certo, ma non hanno il diritto di dimostrarlo con le conseguenze piccole e grandi che si possono immaginare.
Il problema è risaputo a livello nazionale tanto che il recentissimo DPCM del 15 ottobre afferma che “nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento delle certificazioni verdi Covid-19 da parte della piattaforma nazionale DGC, i soggetti interessati possono comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private….”

Le 32 scuole della Rete Scuole senza Permesso chiedono un intervento urgente e serio su un argomento SERIO E URGENTE e sono disponibili a collaborare affinché questo nodo si risolva e si dia una dimostrazione di civiltà e uguaglianza in questi drammatici tempi turbolenti.

Guarda la video-intervista

Link: Vaccinati senza green pass: i volontari in aiuto degli stranieri – TGR Lombardia

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