BandoVol2014Dalla scuola di italiano per migranti alla realtà sociale. Una grande opportunità per promuovere iniziative di promozione e sviluppo delle sensibilità necessarie all’accoglienza, alla coesione sociale, alla promozione e rivendicazione del diritto di cittadinanza.

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Obiettivo generale
Obiettivo generale del progetto è superare le “paure” presenti nel tessuto sociale e favorire solidarietà e coesione tra le diverse sensibilità in modo che si sviluppi una coscienza solidale e una partecipazione attiva nella cittadinanza.

Dalla scuola di italiano per migranti alla realtà socio culturale.
La scuola di italiano per migranti rappresenta un connotato importante di diversità culturali e linguistiche rappresentate dalle diverse nazionalità presenti nelle diverse classi, che si scambiano a partire dal bisogno di apprendere la nuova lingua.

Si tratta di una presenza “straniera” che, oltre al bisogno, presenta un vissuto relazionale proprio nelle diverse condizioni di vita, con specifiche criticità nei rapporti sociali, lavorativi, istituzionali ed affettivi.

Conoscere, condividere, ricomporre la frammentazione delle diverse ricchezze presenti, inneggianti storie, culture, linguaggi, è l’universalità del comprendere e dello scambio che socializza la costruzione di una nuova possibile umanità che esalta e valorizza le diversità e le rende partecipi/parte dell’umanità intera.

Non è un rapporto asettico, certamente solidale, di competenze, comprensione e di condivisione.
Declinare questo rapporto con modalità specifiche che permettano di portare lo scambio di conoscenze dentro la visibilità sociale, serve a rompere le diffidenze e le diverse forme di razzismo, mentre si esaltano le bellezze di una solidarietà accogliente.

L’obiettivo che ci si propone è quello di cogliere queste diverse esperienze di vita e di promuoverle  attivando momenti di socializzazione in relazione al territorio di appartenenza, rispondendo alle necessità proprie ma sollecitando una cittadinanza attiva.
Da questo punto di vista la condizione e l’esperienza di vita delle donne migranti nel loro rapporto con una diversa realtà socio-culturale (servizi, scuola, lavoro, istituzioni) rappresentano una dimensione esperienziale ricca, anche se frammentata, emozionante, anche se spesso dolorosa, che rende queste donne protagoniste del cambiamento.