Prescrivere le parole senza la lucidità di poterle cambiare, si agita il vuoto.
Parole coniugate nelle circostanze: dentro, vuoti a perdere, suonano come una perfidia.

Siamo tutte persone desideranti e per questo ci piace sognare, non avendo la forza necessaria a trasformare il desiderio in realtà.

Ci sono Persone il cui desiderio si compone di una grande determinazione. Il loro non è un sogno, è la vita ad essere messa in gioco e con la vita non si scherza.

Mentre noi sogniamo loro percorrono, attraversano il desiderio come un solco tracciato nel campo, come una ferita incisa nella carne: un dolore che alimenta sofferenza, resistenza, vigore per andare oltre lo stesso desiderio.

Queste Persone sono talmente desideranti che possono guardare in faccia la morte, che nulla può se non la vita. E la vita è un dono, anche quando si muore.

Queste Persone non vanno celebrate, vanno ascoltate oltre le loro parole, va considerato il loro cammino, osservate le ferite sui loro corpi, abbracciate le loro speranze.

Con “Milano Senza Frontiere” saremo alla manifestazione antirazzista di sabato 12 dicembre portando lo striscione “CORPI E DIRITTI SENZA FRONTIERE” e alcune foto di quelle Persone “desaparecidos” per le quali stiamo “agendo” un presidio dal 18 giugno in P.za della Scala.
Volantino 12 Dic copia