Campagna a sostegno di tutte le istanze che nei vari ambiti, dal diritto alla salute, all’istruzione, alla sicurezza abitativa e sociale, al lavoro, convergono nella richiesta di sanatoria subito per consentire ai migranti presenti sul nostro territorio di partecipare alla vita sociale e lavorativa, ai diritti e doveri di chi soggiorna regolarmente nel nostro paese.

“Lo sforzo del sistema sanitario di fronte all’emergenza coronavirus è, e sarà, tanto più intenso quanto più invecchiata è la struttura per età della popolazione. L’Italia, dopo il Giappone, è il paese più “vecchio” al mondo: nel 2020 il 7,5% della popolazione ha più di 80 anni (9% in Giappone, 5% nella media dei paesi più sviluppati). A livello regionale, le differenze sono molto forti: gli ultraottantenni sono il 5% in Campania (regione meno vecchia) e il 12,2% in Liguria (regione più vecchia). Cosi riporta un importante sito della demografia italiana “Neodemos” https://www.neodemos.info/

In Italia sono 850mila le colf e le badanti che lavorano con un contratto regolare ma ..un milione, forse anche di più, lavora in nero … dice Giamaica Puntillo, segreteria nazionale delle ACLI Colf.
…Il Governo adesso deve intervenire nei confronti dei lavoratori irregolari, per lo più stranieri, del settore domestico. I lavoratori domestici costituiscono quella rete di assistenza domiciliare quanto mai necessaria per contenere il contagio: queste lavoratrici, e le famiglie che a loro si appoggiano, vanno aiutate proprio per mettere in sicurezza i nostri anziani…

.. Serve un’apposita sanatoria che permetta a tutti gli irregolari di poter accedere ai servizi sanitari, soprattutto in questa fase delicata dovuta all’effetto Covid-19..

In questo momento la sanatoria è la soluzione migliore.

http://www.vita.it/it/article/2020/04/03/puntillo-acli-ora-serve-una-sanatoria-urgente-per-chi-lavora-in-nero-n/154860/

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RETE SCUOLE SENZA PERMESSO

La Rete Scuole Senza Permesso rappresenta associazioni, centri sociali e gruppi spontanei, impegnati a facilitare l’inclusione dei migranti nella nostra società, a partire dall’apprendimento della lingua italiana. La Rete rappresenta anche un osservatorio di tutele e diritti negati, in particolare in questo momento di emergenza sanitaria ed economica.