vittimeCi corre l’obbligo di manifestare la grande sofferenza per quello che non esitiamo chiamare “la strage di Lampedusa”, avvenuta ancora una volta nel nostro mare.

Negli ultimi 20 anni i morti “contati” sono ormai 20.000, un massacro di migranti a cui norme prive di umanità e razziste impediscono la libera circolazione degli esseri umani, se non  incarcerati per reato di clandestinità.

Un dramma al quale nessuno può rimanere indifferente, soprattutto alla stupidità di personaggi della politica che irridono su quei cadaveri quasi fossero carne da macello.

  • Sono morti nostri,   perché in fuga da guerre in cui l’Italia è presente;
  • Sono morti nostri,   perché resi poveri per le ricchezze che abbiamo sottratto loro;
  • Sono morti nostri,   perché fuggono da regimi sostenuti da governi e imprese compiacenti:
  • Sono morti nostri,   per le monoculture che abbiamo imposto loro , per gli inganni delle sementi ibride, …;
  • Sono morti nostri,   per le ingiustizie e l’arroganza imposte dalla nostra sete infinita di prosperità/ricchezza;
  • Sono morti nostri,   per l’indifferenza dei governi, inetti di politica, per la brutalità delle leggi incapaci di accoglienza e umanità;
  • Sono morti nostri, …

Sono esseri umani, fratelli e sorelle, con uguali diritti e dignità: diritto alla vita, diritto alla libertà, diritto alla giustizia, diritto di muoversi ovunque tra le diverse comunità del pianeta.

Non possiamo stare in silenzio ed accettare che queste ore siano riempite solo dalle parole e le lacrime, troppo spesso retoriche, di chi piange le vittime in mare.

Qualcosa è possibile fare.
Vi invitiamo a diffondere, sottoscrivere e mobilitarvi per sostenere l’appello per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo, rivolto ai ministri, ai presidenti delle camere ed alle istituzioni europee.
Questo il link:  http://www.meltingpot.org/Appello-per-l-apertura-di-un-canale-umanitario-per-il.html#.Uk2EDhAv6JQ

 A MILANO

 Lunedì 7 ottobre, alle 18.00, manifestiamo in piazza Duomo.
Portiamo tutte/i un lenzuolo – simbolo dei sudari
che coprono i corpi delle/dei migranti uccise/i nel Mediterraneo
ma che non possono coprire la vergogna
delle politiche di questo e dei precedenti governi.